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Dopo i due tornei vinti a Stoccarda e al Queen's, Matteo Berrettini è tra i favoriti anche di Wimbledon, torneo in cui lo scorso anno era arrivato fino alla finale persa contro Djokovic. Potrebbe arrivare molto avanti nel tabellone ma, anche se dovesse vincere, non riceverebbe alcun punto Atp perché il circuito, in contrasto con la decisione di Wimbledon di escludere tennisti russi e bielorussi, ha deciso che non ci saranno punti per questo Slam. E la cosa è grave per Berrettini che ha dovuto saltare diversi tornei per l'operazione alla mano destra.
"Sapere che vincere tre tornei di fila, compreso uno Slam, non basterà a impedirti di scendere dal 10° a più del 20° posto è brutto", ha dichiarato, "Ho deciso di saltare il Roland Garros, per il mio infortunio, perché non ero pronto e non ho accelerato per farcela. Se avessi saputo prima che a Wimbledon non ci sarebbero stati punti in palio, forse avrei spinto, avrei modificato il mio programma per recuperare qualche punto". In classifica scenderà inevitabilmente, ma non si abbatte: "Sarà difficile, ma so di poter rientrare nella top 10 perché l’ho già fatto prima. Però diciamo che mi sento disarmato. Non importa come gioco, alla fine cadrò in classifica".
Sulla decisione degli organizzatori del torneo più antico del tennis si dice non d'accordo. "Non mi è piaciuta quella decisione e ancora non mi piace. Non credo sia molto giusto. Avrebbero dovuto almeno far sapere ai giocatori cosa stava succedendo. Nessuno ci ha chiamato. So che la situazione è complicata, che non è giusto per russi e bielorussi. Ma quando stai per prendere una decisione del genere, con conseguenze così gravi, il minimo che puoi fare è ascoltare i giocatori, informarli in anticipo. Sarebbe dovuta andare diversamente".