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Sullo sfondo restano povertà estrema e insicurezza alimentare, a dispetto della concentrazione, senza uguali al mondo, di risorse naturali custodite nel sottosuolo congolese[8]. Secondo la Banca Mondiale, oltre il 70% della popolazione (60 milioni di persone) vive con meno di 1.90 dollari al giorno[9]. Si stima siano 860mila i bambini e 470mila le donne in gravidanza o in allattamento gravemente malnutriti[10].
In un quadro simile, si inserisce la guerra in Ucraina con effetti che travalicano i confini europei: L’aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime minaccia di infliggere il colpo letale alla sicurezza alimentare di tutto il continente africano. Metà del grano e dei cereali distribuiti come aiuti alimentari dal World Food Program nelle aree di crisi umanitaria proviene infatti da Ucraina e Russia», commenta Lorenzo Eusepi, vice segretario generale di ActionAid Italia.
«In ogni conflitto sono le donne e i bambini a subire le peggiori conseguenze. Nell‘Est del Congo si sta consumando una guerra da anni nel silenzio generale che rischia di aggravarsi ancora. Il nostro impegno è di stare al fianco di migliaia di donne sfollate e dei loro figli per proteggerli e dare loro un futuro diverso», conclude. L’INTERVENTO DI ACTIONAID Per rispondere alla crisi umanitaria e garantire un’istruzione di qualità ai bambini sfollati, nelle province di Fizi e Minembwe (Sud Kivu) e Kabambare (Maniema), ActionAid costruirà nuovi edifici scolastici e riqualificherà quelli inagibili, dotandoli di servizi igienici e ambienti riservati esclusivamente alle ragazze. Gli insegnanti e il personale scolastico riceveranno una formazione specifica. In parallelo sorgeranno tre centri polifunzionali, rivolti in particolare a donne e bambini, concepiti come spazi sicuri e protetti dove ricevere assistenza medica, educazione sulla salute sessuale e supporto psicologico, svolgere attività ricreative e formative. I centri funzioneranno anche come piattaforme per la distribuzione di acqua pulita, kit igienici e materiale didattico.
L’intervento nel complesso coinvolgerà direttamente 8mila persone, inclusi circa 5mila bambini che finalmente potranno andare a scuola.